Allarme Covid in tutto il mondo dopo l'allentamento delle restrizioni anti contagio in Cina a pochi giorni dal capodanno cinese, la festa più importante dell'anno, quando milioni di persone si metteranno di nuovo in viaggio per riunirsi a familiari e amici all'interno del Paese o al di fuori dei confini dopo tre anni di stop.

Da Pechino parlano di «situazione sotto controllo», ma secondo la società di ricerca britannica Airfinity nel Paese si contano al momento oltre un milione di nuovi casi di Covid-19 e almeno 5mila morti al giorno. E la situazione rischia di peggiorare ancora.

«Ho disposto, con ordinanza, tamponi antigenici Covid-19 obbligatori, e relativo sequenziamento del virus, per tutti i passeggeri provenienti dalla Cina e in transito in Italia. La misura si rende indispensabile per garantire la sorveglianza e l'individuazione di eventuali varianti del virus al fine di tutelare la popolazione italiana» le parole del Ministro della Salute, Orazio Schillaci. 

Secondo il ministero, «al momento in Italia non ci sono varianti che preoccupano, ma sorveglianza e prevenzione, attraverso il sequenziamento, sono fondamentali per individuare con tempestività eventuali nuove varianti pericolose».

ALLARME INTERNAZIONALE – Numerose le misure già prese anche in altri Pesi: in Giappone a partire da venerdì i viaggiatori provenienti dalla Cina saranno obbligati a fare un tampone e i positivi dovranno sottoporsi ad una quarantena di 7 giorni. L'India, da parte sua, aveva già deciso che chi arriva dalla Cina, oltre che da altri Paesi, deve mostrare un test negativo. La Malesia ha imposto misure di tracciamento e sorveglianza.

Gli Stati Uniti potrebbero imporre misure simili a quelle decise dal Giappone e dalla Malesia. Le stesse fonti aggiungono che Washington sarebbe preoccupata per il balzo dei casi in Cina e avrebbe sollevato dubbi sulla trasparenza dei dati di Pechino sui contagi.

Taiwan ha annunciato oggi l'introduzione di test Pcr per chi arriva dalla Cina.

IN ITALIA – A Malpensa quasi un passeggero su due, tra quelli che il 26 dicembre sono arrivati nello scalo lombardo dalla Cina a bordo di due voli, sono risultati positivi al Covid dopo il tampone non obbligatorio predisposto dalla Regione Lombardia.

«Sul primo volo - ha spiegato l'assessore di Regione Lombardia al Welfare Guido Bertolaso - su 92 passeggeri sono 35 (38%) i positivi. Nel secondo, su 120 passeggeri 62 (il 52%) sono positivi». Adesso «abbiamo attivato la procedura per il sequenziamento - ha concluso - domani mattina avremo i primi risultati. Se si dovesse trattare soltanto della variante Omicron ne prenderemo atto, siamo praticamente tutti vaccinati e non credo si dovrà adottare nulla di particolarmente stringente». Se invece, «e speriamo di no, dovessero esserci varianti diverse, magari addirittura non conosciute - ha spiegato - è chiaro che si dovrà provvedere in modo completamente diverso e saranno il ministro Schillaci e il governo che ci dovranno dare le indicazioni».

A Fiumicino i passeggeri sbarcati e provenienti dalla Cina che risulteranno positivi al test sul Covid saranno isolati in apposite strutture. Attualmente non ci sono più i covid hotel, smantellati col rientrare dell'emergenza, ma chi sarà trovato positivo al test verrà ospitato in strutture sanitarie ad hoc ancora attive.

(Unioneonline/v.l.)

© Riproduzione riservata