Corea del Nord: "L'obiettivo dei missili? Le basi Usa in Giappone"
Durante il lancio avvenuto ieri dei quattro missili balistici da parte della Corea del Nord, a supervisionare le operazioni c'era il leader Kim Jong-un in persona. Questo - fa sapere l'agenzia di stampa ufficiale di Pyongyang - perché il test era un attacco contro una base militare americana in Giappone.
Tre dei quattro missili lanciati ieri sono difatti finiti nel mar del Giappone, a circa 300-350 chilometri dalle coste del Paese.
LE REAZIONI - Intanto gli Stati Uniti hanno deciso di rispondere all'attivismo della Corea del Nord con l'avvio del dispiegamento, in Corea del Sud, del sistema di difesa missilistico Thaad. Gli Usa, dunque, "useranno tutta la gamma delle loro capacità militari", ha detto il comandante responsabile del comando americano del Sud Pacifico, Harry Harris.
IL PRESIDENTE TRUMP - Un avvertimento, questo, che fa seguito alle parole del presidente degli Stati Uniti Donald Trump, che ha avuto colloqui telefonici con il premier giapponese Shinzo Abe e con il presidente ad interim della Corea del Sud Hwang Kyo-Ahn. E in una nota della Casa Bianca, "ha sottolineato l'impegno di ferro verso il Giappone e la Corea del Sud dinanzi alla grave minaccia posta dalla Corea del Nord". Infine, ha concordato con Abe e Hwang di "continuare la stretta cooperazione bilaterale e trilaterale per dimostrare alla Corea del Nord che si saranno conseguenze terribili per le sue azioni provocatorie e minacciose".
L'OPPOSIZIONE DELLA CINA - Pechino è intervenuta sulla questione e ha annunciato la propria opposizione alla realizzazione del sistema antimissile Thaad Usa in Corea del Sud. La Cina ha più volte espresso parere contrario al dispiegamento di forze al confine, dicendo che il radar potrebbe influenzare la sicurezza di Pechino.
COREA VS MALESIA - Le autorità della Corea del Nord, inoltre, sono impegnate su un altro caso che sta mettendo in seria crisi i rapporti tra Pyongyang e la Malesia: quello riguardante l'omicidio all'aeroporto di Kuala Lumpur di Kim Jong-nam, fratellastro del leader nordcoreano Kim Jong-un.
