Era appena rientrato dalla Libia - e forse era stato anche in Siria - Salman Abedi, l'attentatore che si è fatto esplodere a Manchester uccidendo 22 persone e ferendone una sessantina al concerto della popstar Ariana Grande.

Lo riporta il Times: un amico ha raccontato al quotidiano che il giovane era partito ventuno giorni fa ed era tornato da pochissimo.

Ma chi è Salman Abedi? I media britannici hanno ricostruito in parte la sua storia.

È nato a Manchester nel 1994 da una coppia di rifugiati libici rifugiatisi in Gran Bretagna per sfuggire al regime del colonnello Gheddafi. Si è iscritto alla facoltà di economia ma non ha mai finito gli studi.

I genitori hanno vissuto a Londra prima di trasferirsi a Manchester e potrebbero essere tornati in Libia dopo la morte di Gheddafi.

Abedi era il secondo di quattro figli: il suo fratello maggiore, Ismail, è stato arrestato. Secondo le autorità britanniche Salman si è radicalizzato non molto tempo fa, e ha iniziato a frequentare una moschea locale che era stata accusata di finanziare la jihad.

L'imam di quella moschea, Mohammed Saeed El-Saeiti, di lui ha questo ricordo: "Una volta feci un discorso sui pericoli dello Stato Islamico, lui mi guardò con gli occhi dell'odio", ha raccontato.

È proprio sul recente viaggio in Libia che gli inquirenti stanno puntando i riflettori.

Tra i suoi vicini di casa a Manchester, infatti, c'erano sono alcuni membri di gruppi islamisti di opposizione a Gheddafi.

Ed è in particolare su uno di questi che si stanno concentrando le indagini: Abd al-Baset Azzouz, che ha lasciato la Gran Bretagna per tornare in Libia, dove avrebbe dato vita a una rete terroristica affiliata a Ayman al-Zawahiri, successore di Osama bin Laden alla guida di Al Quaeda.

Azzouz ha centinaia di seguaci ed è molto esperto nella fabbricazione di bombe.

Sono gli stessi servizi segreti statunitensi che parlano del giovane kamikaze come una persona legata ad Al Quaeda, "che ha ricevuto addestramento terroristico all'estero".

Il ministro dell'Interno francese Gerard Colomb ha invece detto che, secondo informazioni raccolte dai servizi segreti d'Oltralpe, Abedi sarebbe stato recentemente anche in Siria, e avrebbe legami "dimostrati" con l'Isis.

I vicini di casa del kamikaze invece ricordano le preghiere, recitate spesso per strada e ad altissima voce.

"C'è solo un Dio e il profeta Maometto è il suo messaggero", diceva spesso: è la frase che campeggia sulla bandiera nera dell'Isis.

Ieri la polizia ha fatto un blitz nella sua abitazione: secondo le testimonianze dei vicini gli artificieri avrebbero fatto esplodere un ordigno.

© Riproduzione riservata