Il "razzismo" e "l'antisemitismo" ci sono "sempre" stati e ci sono tuttora, perché sono "insiti" dell'animo dei "poveri di spirito".

Lo ha detto la senatrice a vita Liliana Segre, deportata nel lager di Auschwitz, nel suo intervento alla plenaria del Parlamento Europeo a Bruxelles, in occasione delle commemorazioni per la Giornata della memoria.

Il discorso di Segre si è concluso con un lunghissimo applauso dell'Aula e un minuto di silenzio.

C'è sempre "un momento politico" per poter tirare fuori "il razzismo e l'antisemitismo che sono insiti nell'animo dei poveri di spirito. Arrivano i momenti più adatti in cui ci si volta dall'altra parte, in cui è più facile far finta di niente, si guarda solo il proprio cortile e si dice 'è una cosa che non mi riguarda'", ha aggiunto.

Poi ci sono alcuni che "approfittano di questa situazione e trovano il terreno adatto per farsi avanti", ha spiegato Segre.

"La gente mi chiede - prosegue - come mai ancora si parla di antisemitismo? Il razzismo e l'antisemitismo ci sono sempre stati. Non c'era il momento politico per tirare fuori il razzismo e l'antisemitismo, che sono insiti nell'animo dei poveri di spirito".

"E poi - aggiunge - arrivano i momenti più adatti, in cui ci si volta dall'altra parte, in cui è più facile far finta di niente. E allora tutti questi che approfittano della situazione trovano il terreno adatto per farsi avanti", ha concluso.

(Unioneonline/F)
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