Boris Johnson si è congedato questa mattina da Downing Street prima di recarsi a Balmoral, in Scozia, per "passare il testimone" a Liz Truss, eletta ieri nuova leader Tory in sua sostituzione e destinata a succedergli come premier.

Dinanzi a familiari e sostenitori, Johnson ha ribadito di essere fiero di quanto fatto nei suoi 3 anni di governo, enfatizzando il sostegno militare dato a Kiev contro la Russia e che a suo dire potrebbe aiutare l'Ucraina a rovesciare le sorti "della peggiore guerra in Europa in 40 anni", ma anche il calo della disoccupazione. Quanto alla crisi economica attuale, ne ha imputato parte della responsabilità a Vladimir Putin che comunque non riuscirà mai a "bullizzare" il Regno e il suo popolo.

Johnson ha poi confermato di voler mantenere il suo seggio da deputato per garantire "il sostegno più fervido" alla sua erede Liz Truss, finora ministra degli Esteri, e ha poi rivendicato il suo lavoro ringraziando con tono appassionato "il popolo britannico".

"Finisce qui, gente", ha detto con una battuta, precisando di voler continuare a impegnarsi nel sostegno al cammino nel quale egli ha fatto da "razzo di lancio", ha "restituito il controllo" delle leggi e dei confini e che porterà "prosperità" al Regno Unito. Un Regno la cui "unità resta indistruttibile", ha poi concluso, respingendo indirettamente un'ultima volta le pulsioni indipendentiste della Scozia. 

(Unioneonline/v.l.)

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