Spunta una nuova ipotesi sulla fine del volo MH370 della Malaysia Airlines svanito nel nulla mentre si trovava sull'Oceano indiano l'8 marzo 2014 con 239 persone a bordo: secondo il team di inquirenti che da allora cerca di risolvere il mistero, la scomparsa sarebbe dovuta a un'azione del pilota, Ahmad Zaharie.

L'uomo, ha spiegato Martin Dolan, che ha guidato le ricerche sottomarine dei resti, al programma australiano "60 Minutes" - avrebbe infatti "eluso i radar" per far precipitare l'aereo al fine di portare a termine la propria missone suicida, che aveva pianificato da tempo.

Il Boeing 777 era decollato da Kuala Lumpur ed era diretto a Pechino, ma mentre sorvolava la zona a sud del Vietnam si sono persi i contatti col pilota, che non ha inviato segnali di allerta alle torri di controllo.

(Unioneonline/s.s.)

LA SCOMPARSA:

LE RICERCHE INTERROTTE:

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