Le due scatole nere del volo della Ethiopian Airlines, precipitato domenica ad Addis Abeba, sono state inviate a Parigi per essere analizzate.

In un primo tempo la compagnia aveva deciso di affidare alla Germania le scatole del Boeing, ma l'ente federale tedesco per gli incidenti aerei aveva declinato la richiesta per "mancanza del software necessario" ad analizzarle.

Non sarà facile estrarre i dati dai due apparecchi in quanto entrambi risultano danneggiati.

Intanto - dopo lo stop sui cieli europei del Boeing coinvolto nello schianto in Etiopia - anche il presidente Donald Trump ha deciso di fermare negli Usa il Boeing 737 Max.

Anche Air Italy, che possiede nella sua flotta tre 737 Max, ha sostituito un aereo B737 con un Airbus A319 della Bulgaria Air.

La compagnia bulgara, con la quale è stato recentemente siglato un accordo di code-share, noleggerà ad Air Italy il velivolo "per un periodo di tempo con l'obiettivo di coprire alcune rotte del network", come fa sapere lo stesso vettore con base a Olbia. "In seguito al fermo del nostro aereo B737, era fondamentale trovare una sostituzione il più rapidamente possibile, così da ridurre al minimo l'impatto sui nostri passeggeri", spiega il Chief Operating Officer di Air Italy, Rossen Dimitrov.

Nell'incidente sono morte 157 persone, tra le vittime anche 8 italiani.

(Unioneonline/s.a.)
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