Attentato di Londra, sotto esame i benefici di 70 detenuti
Rivisti settanta casi dopo l'attacco al London Bridge: il terrorista aveva scontato solo 6 dei 16 anni a cui era stato condannatoPer restare aggiornato entra nel nostro canale Whatsapp
È bufera in Gran Bretagna dopo l'attacco al London Bridge.
Il terrorista che venerdì ha seminato morte e paura nel centro di Londra, armato di coltello e con un finto gilet esplosivo addosso, uccidendo 2 persone - un uomo e una donna - e ferendone seriamente altre 3 prima d'essere freddato dalla polizia, non era affatto sconosciuto alle forze dell'ordine: simpatizzante di Al Qaida, era stato condannato per terrorismo e scarcerato in anticipo.
La sua storia di jihadista in erba risale almeno al 2008 e culmina nell'arresto nel 2012, per aver progettato un attentato dinamitardo contro la Borsa di Londra e aver raccolto informazioni sull'allora sindaco Boris Johnson, sul rettore della cattedrale anglicana di Saint Paul, sull'ambasciata Usa, su obiettivi ebraici.
E ancora, aver pianificato la creazione di un campo di addestramento ispirato ad Al Qaida su un terreno del Kashmir pachistano di proprietà della sua famiglia. Crimini che gli erano valsi infine una condanna a 16 anni. Salvo ottenere la libertà vigilata nel dicembre scorso, dopo neppure 7 di reclusione effettiva e col solo obbligo di indossare un braccialetto elettronico di sorveglianza.
Da qui la bufera di polemiche, che Johnson - che il 4 novembre ha abbassato l'allerta terrorismo nel Regno al livello più basso dal 2014 - ha cavalcato puntando dritto sul sistema giudiziario e sui benefici che garantisce.
Non risparmiando, in vista delle imminenti elezioni, un attacco alle "leggi laburiste": Usman Khan, ha tuonato BoJo, "aveva scontato solo metà della sua pena, è chiaro che il sistema degli sconti automatici non funziona".
"Non ha senso per la società che persone condannate per terrorismo e criminali violenti godano di scarcerazioni anticipate, ogni anno va scontato", ha insistito rivendicando come una bandiera "il programma elettorale" Tory per "una maggiore severità nelle sentenze".
Il ministero intanto ha iniziato nella notte una revisione urgente dei casi di benefici e permessi, come la semilibertà, a detenuti potenzialmente pericolosi, esaminando almeno 70 casi.
(Unioneonline/D)