Sono quattro i membri dello staff di Save The Children rimasti uccisi nell'attacco jihadista subito dalla sede afghana della ong umanitaria, a Jalalabad City.

"Siamo affranti questa mattina nello scoprire che un ulteriore membro del nostro team è stato ucciso durante l’attacco di ieri contro il nostro ufficio a Jalalabad - si legge in una nota di Save The Children - L’identità del nostro collega, un giovane nei suoi venti anni, è stata confermata oggi nel corso di una seconda e approfondita perlustrazione dell’edificio".

"Apprendiamo ciò mentre il nostro staff già lotta per accettare la notizia dell’uccisione di altri tre colleghi avvenuta ieri nel corso dello stesso attacco".

Nel corso dell'assalto, poi rivendicato dallo Stato islamico, c'è stato uno scontro a fuoco con le forze di sicurezza: il bilancio totale è di sei morti e 24 feriti.

"L'attacco di ieri è un atto di violenza insensato e malvagio, che ha devastato le famiglie di coloro che hanno perso i loro cari, così come i colleghi all’interno della nostra Organizzazione. Eventi come questo hanno un impatto diretto sui bambini e sulle comunità che proteggiamo e aiutiamo col nostro lavoro e ieri, purtroppo, i nostri interventi nel Paese sono stati sospesi".

"Siamo determinati a riprendere le operazioni il prima possibile e il nostro staff ha già avviato i primi passi a questo scopo, eseguendo valutazioni critiche sulle condizioni di sicurezza nelle aree in cui lavoriamo".

(Unioneonline/D)

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