Da Singapore la protesta si è allargata a tutto il mondo. I dipendenti di Google hanno lasciato le loro scrivanie per scendere per strada e protestare contro la politica sessista di cui viene accusato il colosso del web.

In particolare le critiche sono rivolte alle modalità con le quali sono gestite le denunce di abusi che si verificano all'interno della società.

La più grande partecipazione è stata registrata, oltre che in Malesia, anche a Dublino, Zurigo, Londra con una camminata chiamata #GoogleWalkout.

Solo una settimana fa l'inchiesta del New York Times aveva rivelato che Andy Rubin, il creatore di Android, avrebbe ricevuto 90 milioni di dollari di buonuscita dopo le accuse di "condotta inappropriata". Ma secondo la testata è solo uno degli alti dirigenti che Google ha "tutelato" negli ultimi dieci anni per vicende legate ad abusi sessuali.

I manifestati chiedono che vengono modificate alcune norme aziendali, tra le quali l'impegno a eliminare le disparità di stipendio tra uomini e donne, la stesura di una relazione pubblica sulle molestie sessuali e la fine dell'arbitrato forzato in caso di molestie e discriminazioni per tutti i dipendenti attuali e futuri.

(Unioneonline/s.s.)

LE IMMAGINI:

I dipendenti di Google hanno lasciato la propria scrivania per protestare
I dipendenti di Google hanno lasciato la propria scrivania per protestare
I dipendenti di Google hanno lasciato la propria scrivania per protestare
Le proteste nel Massachusetts
Le proteste nel Massachusetts
Le proteste nel Massachusetts
Tantissime le adesioni
Tantissime le adesioni
Tantissime le adesioni
Uomini e donne a Mountain View
Uomini e donne a Mountain View
Uomini e donne a Mountain View
In programma anche una camminata
In programma anche una camminata
In programma anche una camminata
Lavoratori fuori dalla sede di Google in California
Lavoratori fuori dalla sede di Google in California
Lavoratori fuori dalla sede di Google in California
La protesta (Ansa)
La protesta (Ansa)
La protesta (Ansa)
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