Un ordigno rudimentale, il secondo in quattro anni, è scoppiato all'entrata de "Lo spazio libero Il Baluardo", la sede di CasaPound a Trento, provocando danni all'entrata e alla serranda.

L'attentato, "firmato" con la scritta "unico voto utile, antifascismo sempre" e dunque riconducibile agli ambienti dell'antagonismo, è avvenuto nella notte, quando l'edificio era vuoto, per cui non ci sono feriti.

"L'ennesimo gesto di chi non sa più proporre ed è incapace di confrontarsi - afferma in una nota il responsabile di CasaPound Trento, Filippo Castaldini -. Al termine di una campagna elettorale che ha visto un antifascismo isterico manifestare con contenuti minimi ma sempre maggior violenza, oggi l'epilogo compiuto dai figliocci di quei politici che in queste settimane hanno sproloquiato di antifascismo, chiedendo la chiusura di un movimento legalmente riconosciuto come il nostro e che, come al solito, sempre protetti e legittimati, hanno agito con il favore della notte".

"Un gesto che vorrebbe fermare le nostre attività - conclude Castaldini - ma che non otterrà il risultato sperato. Non abbandoneremo un solo campo di battaglia, un solo italiano, non arretreremo di un passo, la nostra forza viene da tutti quei cittadini che hanno riconosciuto in noi e nel nostro movimento, la possibilità di un riscatto per la nostra Nazione. Il nostro muro non cede".

"Dopo le aggressioni in campagna elettorale - ha detto Simone Di Stefano, segretario nazionale di CasaPound - nel dopo voto si sta alzando il tiro: da pestaggi e imbrattamenti si è passati alle bombe. È evidente che la logica degli opposti estremismi è funzionale a creare un'emergenza nazionale. Ci hanno provato in tutti i modi a tirarci in ballo, ma noi in queste trappole non ci cadiamo".

Sul caso è stata aperta un'indagine.

(Unioneonline/D)

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