Ha preso il via in una Milano blindata la due giorni del Consiglio dei ministri dell'Osce, l'Organizzazione per la sicurezza e la cooperazione in Europa, che chiude la presidenza di turno italiana.

Alla riunione, presieduta dal titolare della Farnesina Enzo Moavero Milanesi, prendono parte oltre 40 ministri degli Esteri degli Stati membri dell'organizzazione e dieci tra vice ministri e sottosegretari per un totale di 80 capi delegazione, circa 1.400 delegati e 80 ong.

Per l'Ue è presente l'Alto rappresentante Federica Mogherini, che incontrerà in bilaterali separati il ministro russo Sergej Lavrov e quello ucraino Pavlo Klimkin per cercare una soluzione condivisa all'acuirsi della crisi diplomatica tra i due Paesi.

Altro tema centrale dell'appuntamento sarà quello della gestione globale delle migrazioni, argomento su cui si è soffermato Moavero Milanesi nel suo intervento di apertura dei lavori.

L'Osce "deve garantire una maggiore stabilità" dell'area del Mediterraneo e contribuire a "gestire i flussi migratori. Il mar Mediterraneo non deve essere un mare di disperazione ma di cooperazione e unione", ha detto il ministro.

"Dobbiamo collaborare con i Paesi della sponda Sud e quelli da cui partono tanti migranti, spesso afflitti da guerre e da situazioni socio-economiche difficili", ha evidenziato il titolare della Farnesina, che ha ha sottolineato la "dimensione mediterranea" dell'organizzazione.

L'Osce deve essere "cosciente che una parte importante dei suoi membri si affaccia sul Mediterraneo, un'area di nuove instabilità, dove però ci si parla in viarie organizzazioni e a livello bilaterale, ma in cui si pone un grosso problema di instabilità", ha aggiunto il presidente di turno.

(Unioneonline/F)
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