È stato condannato a 19 anni di carcere l'uomo originario del Lodigiano accusato di avere adescato su WhatsApp e abusato per tre anni di tre minorenni, tra gli 11 e i 13 anni, fingendosi una ragazzina di nome "Giulia". Lo ha deciso questo pomeriggio il Tribunale di Lodi.

Il pm Alessia Menegazzo, titolare dell'indagine, aveva chiesto una condanna a 17 anni di carcere. Le accuse sono violenza sessuale, corruzione di minore, sostituzione di persona e produzione e detenzione di materiale pedopornografico.

Il Tribunale di Lodi ha anche stabilito una provvisionale, immediatamente esecutiva, di 100mila euro per una famiglia che si è costituita parte civile nel processo.

Stando all'indagine del pm Menegazzo, le violenze sono andate avanti per tre anni, precisamente dal 2015 al 2018. L'uomo, celandosi appunto sotto il profilo di "Giulia", una inesistente teenager cattiva e minacciosa, con persistenti e complesse relazioni fatte di messaggini, è riuscito a soggiogare le ragazzine e ad abusarne fino a quando è stato denunciato e arrestato.

(Unioneonline/v.l.)
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