È stato condannato a 13 anni di carcere per aver promesso in sposa la figlia minorenne in cambio di denaro.

Questa la sentenza emessa dal Tribunale di Firenze nei confronti di un 50enne di nazionalità serba, accusato del reato di riduzione in schiavitù.

L'uomo era arrestato dalla polizia il 14 settembre dello scorso anno perché sospettato di aver segregato in casa la figlia minorenne e averla promessa in moglie a un connazionale residente in Francia.

L'accordo prevedeva che la giovane si trasferisse Oltralpe dietro il pagamento di una somma pari a 15mila euro.

La ragazzina sarebbe rimasta in casa senza uscire per almeno tre anni.

La minore, però, era riuscita a chiedere aiuto a un coetaneo, residente in Sicilia, tramite la chat di un videogioco per smartphone: il ragazzo ha così allertato il centro antiviolenza di Firenze.

Per l'imputato il pm Angela Pietroiusti aveva chiesto una pena di 16 anni.

Il 50enne si è sempre dichiarato innocente, sostenendo che la figlia abbia inventato tutta la vicenda.

(Unioneonline/F)

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