La polizia di Firenze ha arrestato un 49enne di nazionalità serba accusato di aver ridotto in schiavitù la propria figlia minorenne.

Le indagini sul caso sono state avviate nell'agosto del 2016, dopo una segnalazione da parte di un centro antiviolenza fiorentino.

Gli agenti hanno trovato la 17enne nell'appartamento dove era tenuta segregata nel quartiere Le Spiagge, nel capoluogo toscano.

Secondo quanto ricostruito dall'inchiesta, il padre della minore ha esercitato per anni sulla figlia poteri corrispondenti al diritto di proprietà.

La ragazzina, infatti, fin dall'età di 13 anni, era stata promessa in sposa a un connazionale residente, con la propria famiglia, in Francia.

L'accordo prevedeva che la giovane si trasferisse Oltralpe dietro il pagamento di una somma pari a 15mila euro.

Dieci mesi dopo l'accordo, la famiglia del futuro sposo si è recata in Italia per suggellare il fidanzamento; nell'occasione è stata versata, a titolo di anticipo, la somma di 4mila euro, ed è stato stabilito dalle due famiglie che la ragazza venisse portata in Francia nel settembre di quest'anno.

Fino a questa data, la giovane avrebbe dovuto restare vergine, dimagrire per ritrovare la forma del primo incontro e imparare a svolgere le faccende domestiche, pena la restituzione della somma versata.

Durante gli ultimi quattro anni, la ragazzina è stata segregata in casa dai genitori, potendo uscire solo poche volte al mese per fare la spesa, sempre in compagnia di un componente maschile della famiglia.

Grazie a un gioco per smartphone mediante il quale era possibile accedere a una chat tramite connessione wi-fi, la 17enne ha però conosciuto un coetaneo al quale, dopo essere entrata in confidenza, ha confessato la propria situazione di segregazione e che ha allertato il centro antiviolenza di Firenze.

Ora il padre è detenuto nel carcere di Sollicciano.

(Redazione Online/F)
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