Sarebbe stato lo zio di Saman, Danish Hasnain, a portare gli investigatori nel punto dove è stato trovato un cadavere, a qualche centinaia di metri dalla casa dove viveva la famiglia della giovane scomparsa il 30 aprile 2021.

Il pachistano indagato, in carcere a Reggio Emilia, venerdì sarebbe stato accompagnato dalla polizia penitenziaria nel casolare diroccato a Novellara. Dal pomeriggio sono partiti i lavori di scavo proseguiti fino a ieri, quando due metri sotto terra, in un sacco nero, sono stati trovati dei resti umani.

Si attendono le analisi per avere la certezza che appartengano alla ragazza pakistana scomparsa un anno e mezzo fa, dopo essersi opposta a un matrimonio combinato.

Cinque le persone indagate per omicidio: lo zio, appunto, considerato esecutore materiale del delitto, due cugini e i genitori di Saman. Lo zio e i cugini si trovano in carcere in Italia, il padre della ragazza è stato arrestato nei giorni scorsi in Pakistan, ancora latitante la madre.

(Unioneonline/L)

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