Violentavano e picchiavano le proprie vittime, spesso dopo averle scelte tra i compagni di classe o i vicini di casa più deboli, incapaci di difendersi.

Ma la gang, composta da minorenni, è stata sgominata dai carabinieri di Vigevano, nel Pavese: 4 giovanissimi sono stati arrestati per concorso in violenza sessuale, riduzione in schiavitù, pornografia minorile, violenza privata aggravata, e sei denunciati.

A cadere nelle mire del "branco", in particolare, è stato un 15enne, studente del primo anno di un istituto tecnico, oggetto di violenze e persecuzioni che venivano anche filmate con i cellulari per ridicolizzarlo.

Sua madre, venuta a conoscenza della situazione, ha cercato di allontanarlo da quella cerchia di frequentazioni ma i bulli erano riusciti lo stesso a colpirlo, diffondendo poi le immagini sui social e WhatsApp, Telegram e iMessage.

Nel dicembre scorso, lo hanno bloccato per strada e costretto a bere alcolici; quando era ormai in stato confusionale, lo hanno legato a una catena, prima al collo, poi al busto, e portato in giro per la città; in un'altra occasione, invece, lo hanno denudato, tenuto sospeso per le gambe e a testa in giù, brutalizzato con l'uso di una pigna e poi fotografato.

Il "branco" è composto da figli di professionisti della Vigevano-bene, tutti di buona famiglia, e c'è anche un 13enne, non imputabile.
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