Ancora una notte in mare davanti al porto di Lampedusa - la quindicesima - per gli oltre 130 migranti a bordo della nave spagnola della ong Open Arms, che sono stati soccorsi nei giorni scorsi in alcune operazioni di salvataggio nel Mediterraneo.

Nella notte state evacuate, per motivi medici, altre quattro persone, che sono state accompagnate sull'isola, ma restano a bordo tutti gli altri, minori compresi.

Lo ha fatto sapere su Twitter la stessa organizzazione non governativa, che parla di tre persone e di un accompagnatore fatti scendere a terra "per complicazioni mediche che richiedono cure specializzate".

"Tutte le persone a bordo devono essere fatte sbarcare urgentemente. L'umanitĂ  lo impone", chiede ancora Open Arms, con un nuovo appello alle istituzioni italiane.

"Cosa aspettano ad autorizzare sbarco di tutte le persone a bordo, che l'emergenza medica diventi insostenibile? Quanta crudeltĂ ", aveva twittato l'ong nelle scorse ore.

Dopo il via libera del Tar all'ingresso in porto con la sospensione del primo provvedimento del ministro dell'interno, Matteo Salvini, che bloccava lo sbarco dei migranti, mercoledì il vicepremier ha disposto un nuovo divieto facendo ricorso al Consiglio di Stato.

Il divieto però non è stato firmato né dal ministro della Difesa Elisabetta Trenta né da quello dei Trasporti Danilo Toninelli.

(Unioneonline/F)
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