Le condizioni sono ormai “mature” per imporre in Italia l’obbligo vaccinale. 

Lo dice il coordinatore del Comitato tecnico scientifico Franco Locatelli, ricordando che l’Italia è in una fase di crescita dei contagi “pressoché esponenziale”, con incidenza settimanale “più che raddoppiata in sette giorni”.

“Non sposerei assolutamente l’idea di lasciar correre il virus”, osserva Locatelli, “anche se i dati inglesi mostrano che con Omicron i ricoveri sono ridotti a un terzo, un marcato aumento dei contagi avrebbe un impatto pesante sul sistema sanitario”.

In Italia, ricorda il coordinatore del Cts, “1,3 milioni di persone sopra i 60 anni non sono vaccinate, è un gruppo di connazionali che oggi rischia molto”.

La scelta dell’obbligo “spetta alla politica”, rimarca. Poi dice la sua: “Sono sempre stato un fautore del vaccino facoltativo. Ora però da tecnico della sanità dico che le condizioni sono mature per l’obbligo per rispondere alle esigenze di salute dei pazienti con Covid e con malattie diverse”.

Dalla Gran Bretagna non solo i dati su Omicron, anche quelli sull’efficacia della terza dose, “88% nel prevenire il ricovero”. Quanto ai vaccini per i bimbi, “nessun minimo segnale di allarme sulla sicurezza”, rimarca.

(Unioneonline/L)

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