Svolta nelle indagini sulla morte di Antonio D’Angela, agricoltore ucciso il 7 dicembre a San Marzano di San Giuseppe, in provincia di Taranto.

I carabinieri hanno fermato il figlio dell’uomo, Angelo D'Angela, 27 anni.

Da quanto si apprende sarebbe stato lui, durante una lite con altre persone, a sparare il proiettile che, in maniera accidentale, ha colpito il padre alla coscia sinistra, recidendogli l'arteria femorale.

Antonio D'Angela, titolare di un'azienda agricola in cui si allevano anche cavalli, è morto dissanguato dopo essere stato trasportato dal figlio all'ospedale Giannuzzi di Manduria.

Il provvedimento di fermo, firmato dal pm Francesco Ciardo, è stato disposto anche nei confronti di un 42enne di San Marzano, ma non si conoscono ancora particolari sul ruolo che avrebbe rivestito nella vicenda.

I carabinieri della compagnia di Manduria hanno raccolto diverse testimonianze, ascoltando anche le persone con le quali padre e figlio stavano litigando.

La discussione che sarebbe iniziata al circolo dei carrettieri che partecipa all'organizzazione del tradizionale corteo dei cavalli da traino in occasione della locale festa di San Giuseppe e sarebbe proseguito davanti all'abitazione della vittima. 

(Unioneonline/l.f.)

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