Sono migliaia i cittadini che, in questi giorni, hanno silenziosamente sfilato nella camera ardente allestita a Varese per rendere omaggio al "Padre della protezione civile", Giuseppe Zamberletti.

Un saluto commosso, sentito, all'uomo che durante l'alluvione del 1987, in Valtellina, risparmiò grazie al suo coraggioso e tempestivo intervento almeno mille vite.

E un sentito ringraziamento all'ideatore di quel sistema di gestione delle emergenze, purtroppo sperimentato sul campo a partire dai terremoti del Friuli del 1976 e dell'Irpinia del 1980, che tutto il mondo ha preso a modello.

L'ingresso del feretro in chiesa (foto L'Unione Sarda)
L'ingresso del feretro in chiesa (foto L'Unione Sarda)
L'ingresso del feretro in chiesa (foto L'Unione Sarda)

Questa mattina, sempre nella città lombarda, si sono svolti i funerali di Stato alla presenza del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella e del premier Giuseppe Conte.

A presiedere la cerimonia l'arcivescovo di Milano Mario Delpini, circondato dalle migliaia di persone venute da ogni parte, non solo d'Italia, e radunate dentro e fuori dalla basilica, dove è stato allestito un maxi schermo per consentire a tutti di partecipare all’ultimo saluto.

"La determinazione, la lungimiranza e la fiducia nell'umanità lo hanno indotto a chinarsi sulle ferite del Paese, ad essere protagonista del sistema di cura per le disgrazie nazionali e a farne l'occasione in cui le istituzioni e la società civile, le forze dell'ordine e i volontari, hanno potuto esprimere il meglio di sè", le parole di monsignor Delpini. "Zamberletti si curava delle ferite del Paese e degli uomini - ha quindi aggiunto -. Imparate".

Poi il saluto a Mattarella e "alle altre autorità presenti".

Il presidente Mattarella saluta gli uomini della Protezione civile (foto L'Unione Sarda)
Il presidente Mattarella saluta gli uomini della Protezione civile (foto L'Unione Sarda)
Il presidente Mattarella saluta gli uomini della Protezione civile (foto L'Unione Sarda)

L'eredità più importante lasciata da Giuseppe Zamberletti "è quella di aver messo in piedi questo sistema che rimarrà in eterno. Questo sistema che può solo migliorare", il commento da Varese di Angelo Borrelli, capo del dipartimento della Protezione civile. "La previsione della prevenzione, oltreché rendere efficiente l'azione del soccorso, è stata la sua grande intuizione. Altra intuizione è stata quella di mettere insieme le istituzioni, la comunità scientifica e i cittadini, in particolar modo i volontari organizzati che sono qui oggi a rappresentare quel mondo che lui ha voluto creare".

Il modello organizzativo di Zamberletti ha dettato scuola anche all'estero tanto che la protezione civile europea è stata realizzata a immagine e somiglianza della Protezione civile italiana.

(Unioneonline/v.l.)

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