Liliana Segre avrà la scorta.

Lo ha stabilito il prefetto di Milano Renato Saccone che ha deciso di assegnare la tutela alla senatrice a vita, ex deportata ad Auschwitz, vittima di minacce via web da parte degli odiatori e anche di uno striscione di Forza Nuova (su cui tra l'altro è stata aperta un'inchiesta) affisso davanti a un teatro del capoluogo lombardo.

La parlamentare, 89 anni, da oggi avrà dunque al suo fianco due carabinieri che la accompagneranno in ogni suo movimento.

Sulle intimidazioni nei confronti della Segre è intervenuto anche il presidente dell'Anpi (Associazione Nazionale Partigiani d'Italia), Roberto Cenati: "Liliana è per noi un punto di riferimento fondamentale per il suo continuo richiamo a non essere indifferenti davanti alle ingiustizie, alle discriminazioni e alla deriva xenofoba che sta investendo l'Europa e il nostro Paese".

La decisione di assegnare la scorta alla Segre arriva a una settimana dall'approvazione in Senato della mozione per istituire una commissione straordinaria contro odio, razzismo e antisemitismo proposta proprio dalla senatrice. La fumata bianca è arrivata grazie a 151 voti favorevoli, ma aveva generato polemiche l'astensione dell'intero centrodestra (Lega, Forza Italia e Fratelli d'Italia. Una scelta considerata "vergognosa" dagli esponenti del centrosinistra.

(Unioneonline/M)
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