"Con la chiusura tempestiva delle scuole abbiamo salvato tre quarti dell'Italia".

Lo ha detto Luca Richeldi, pneumologo del Policlinico Gemelli di Roma e componente del Comitato tecnico scientifico (Cts) del ministero della Salute, a margine della consueta conferenza stampa della Protezione civile.

"I bambini sono un notevole vettore di contagio", ha spiegato Richeldi, e dunque in questo modo si è evitato che il contagio si allargasse in tutta Italia con la stessa violenza con cui si è diffuso al Nord.

Sulla gestione del virus, ha aggiunto, "c'è stata una impreparazione inevitabile iniziale: i primi dati molecolari ci dicono che circolava in Italia i primi giorni di gennaio e il primo caso diagnosticato è del 20 febbraio. Eravamo impreparati, non è colpa di nessuno ed è inutile recriminare".

Secondo lo pneumologo "ci siamo trovati di fronte a una situazione senza precedenti, a un virus sconosciuto fino a 3 mesi fa".

(Unioneonline/D)
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