Intercettazioni, rinvio al 2026 per l’uso delle nuove infrastrutture digitali interdistrettuali
Nella bozza del decreto-legge Milleproroghe la misura è evidenziata in giallo, segnale che potrebbe essere ancora oggetto di ulteriori valutazioniPer restare aggiornato entra nel nostro canale Whatsapp
Slitta di un anno l’entrata in vigore dell’obbligo di utilizzare le infrastrutture digitali interdistrettuali per le intercettazioni effettuate dagli uffici del pubblico ministero.
La normativa vigente prevedeva che tali infrastrutture fossero impiegate per le intercettazioni relative ai procedimenti penali iscritti dopo il 31 dicembre 2025: la nuova scadenza viene ora posticipata al 31 dicembre 2026.
La proroga è contenuta nella bozza del decreto-legge Milleproroghe. Nel documento la misura risulta evidenziata in giallo, segnale che potrebbe essere ancora oggetto di ulteriori valutazioni.
Le infrastrutture digitali interdistrettuali, come previste dal testo originario della legge, sono concepite per garantire «i più elevati e uniformi livelli di sicurezza, aggiornamento tecnologico, efficienza, economicità e risparmio energetico dei sistemi informativi» destinati alle attività di intercettazione svolte dai diversi uffici del pubblico ministero.
(Unioneonline)
