Garlasco: arrestato Flavius Savu, estorse soldi al rettore del santuario della Bozzola. «Collaborerà sul caso Poggi»
Fu lui a collegare i presunti festini a luci rosse al santuario con l’omicidio di Chiara, ipotesi poi rilanciata anche dall’avvocato di Sempio Massimo Lovati(Ansa)
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È finita la latitanza di Flavius Savu, il romeno condannato in via definitiva a 5 anni di carcere con l'accusa di estorsione nei confronti dell'ex rettore della Madonna della Bozzola, il santuario che si trova a Garlasco e passato alla ribalta delle cronache per alcune ipotesi legate all'omicidio di Chiara Poggi.
Secondo le indagini Savu, 43 anni, con un complice, pure lui romeno, si era fatto consegnare ripetutamente ingenti somme di denaro da don Gregorio Vitali e don Pietro Rossoni, all'epoca rettore e vicerettore del santuario, minacciandoli altrimenti di diffondere, anche attraverso trasmissioni televisive, registrazioni audio e video dei loro incontri a sfondo sessuale.
Savu, catturato in Svizzera, potrebbe anche essere interrogato dai pm di Pavia in merito al collegamento da lui fatto in tv, da latitante, tra i presunti festini al santuario e il delitto di Chiara. Il suo avvocato, Roberto Grittini, ha fatto sapere che il suo assistito acconsentirà all’estradizione e si metterà a disposizione della Procura di Pavia, anche per quel che riguarda il caso Poggi. È da vedere se i pm lo ritengono attendibile.
Una pista, quella del santuario della Bozzola, su cui finora non è stato trovato alcun riscontro.
Tempo fa, gli atti dell'inchiesta sul ricatto orchestrato ai danni dei due religiosi sono stati acquisiti dai pm di Pavia nel fascicolo a carico di Andrea Sempio, ora accusato dell'omicidio di Chiara Poggi.
E questo non solo a causa delle interviste di Massimo Lovati, uno dei legali di Sempio, che ha parlato di un possibile "segreto" scoperto da Chiara su fatti a luci rosse avvenuti al santuario della Bozzola, ma anche per via delle dichiarazioni simili rese in tv da Savu e dal memoriale dello stesso tenore consegnato da suo nipote, in carcere per omicidio, ai suoi difensori.
Intanto domani mattina, a Milano, negli uffici della Questura, riprende l'incidente probatorio sul delitto di Garlasco: gli esperti si riuniranno per la ricerca di impronte latenti su alcuni resti dell'immondizia sequestrata la mattina del delitto sulla scena del crimine.
(Unioneonline)