Ucciso, fatto a pezzi e murato all'interno di un garage.

Questa l'atroce sorte di Vincenzo Ruggiero, l'attivista gay 25enne ucciso nei giorni scorsi ad Aversa.

Il corpo, parzialmente sciolto nell'acido, è stato scoperto dagli inquirenti a Ponticelli, periferia di Napoli.

Cade così la prima ipotesi sul destino del cadavere, che si pensava potesse essere stato gettato in mare.

Al presunto responsabile dell'omicidio, Ciro Guarente, 35 anni, già arrestato, potrebbe essere dunque contestata l'aggravante della premeditazione.

Quanto al movente, gli investigatori non sembrano avere dubbi: Vincenzo sarebbe stato ucciso perché Guarente sospettava una relazione tra lui e il suo amante, il trans Heven Grimaldi.

Di qui la decisione di toglierlo di mezzo.

(Redazione Online/l.f.)

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