"Oggi ho potuto chiarire la mia posizione nell'interrogatorio con il giudice Monica Ciancio. Sono sicuro che le false accuse che mi sono state mosse troveranno smentita nei fatti che ho potuto illustrare e ho fiducia nella giustizia che farà il suo corso spero nei tempi più brevi possibili". È quanto afferma in una nota il giornalista sportivo Enrico Varriale, al termine dell'interrogatorio svolto oggi davanti al gip di Roma nell'ambito dell'indagine che lo vede indagato per stalking ai danni della ex compagna.

La donna, 61 anni, ha raccontato, come riportato oggi dal Corriere, di essere stata “picchiata, presa a schiaffi, sbattuta contro il muro, insultata”. “Mi perseguita – avrebbe aggiunto nella denuncia presentata – con telefonate di notte, si apposta sotto casa, citofona alle 6 di mattina...”.

Nei confronti del giornalista il giudice ha disposto la misura del divieto di avvicinamento nei luoghi frequentati dalla persona offesa. 

"Sono commosso dalla vicinanza e dalla solidarietà che ho ricevuto da molti - aggiunge ancora Varriale -, non era scontato alla luce del modo in cui è stata presentata mediaticamente una vicenda triste e personale. Evidentemente i tanti che mi conoscono da anni sanno che non posso essere quel tipo di uomo, ringrazio tutti per il sostegno che mi stanno dando". 

La relazione tra il giornalista e la ex compagna, secondo quanto afferma il Corriere, andava avanti da circa un anno e si sarebbe interrotta nel mese di luglio.

Dopo la separazione sarebbero nate forti tensioni e la donna ha denunciato di essere stata anche aggredita fisicamente "durante un alterco per motivi di gelosia".

Nel provvedimento emesso dal gip si fa riferimento a "condotte reiterate" di molesta e minacce che avrebbero provocato nella vittima "un grave stato d'ansia e paura". 

(Unioneonline/v.l.)

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