Andrea Sempio, indagato per il delitto di Garlasco, è stato convocato in Procura a Pavia. Il trentasettenne comparirà martedì mattina davanti ai pm che hanno riaperto il caso dell'omicidio di Chiara Poggi, la ventiseienne trovata morta nella sua abitazione la mattina del 13 agosto 2007. Potrà avvalersi della facoltà di non rispondere oppure decidere di volta in volta su ogni quesito. O ancora rilasciare solo dichiarazioni spontanee.

La convocazione è un passaggio fondamentale delle indagini, dopo la perquisizione subita mercoledì nella sua casa a Voghera. Segno indiretto che gli investigatori considerano quasi completo il lavoro investigativo sul trentasettenne, a cui nel corso delle perquisizioni sarebbe stato sequestrato anche un vecchio articolo sul delitto di Garlasco scritto mentre frequentava un corso di comunicazione.

Gli inquirenti sono alla ricerca del testo di quell'elaborato sia sui supporti informatici finiti sotto sequestro, sia alla sede della fondazione di Pavia dove nel 2013 Sempio partecipò a un corso post diploma. Potrebbe trattarsi soltanto di una suggestione, di «fumo negli occhi», come l'avvocato Massimo Lovati, che con la collega Angela Taccia assiste Sempio, ha definito le ricerche della possibile arma del delitto in un canale a Tromello. Ma dopo 18 anni e una sentenza definitiva, quella che ha condannato a 16 anni l'ex fidanzato della vittima Alberto Stasi, gli inquirenti non intendono trascurare nulla.

La gip di Pavia, Daniela Garlaschelli, nelle nuove indagini sul delitto di Garlasco ha inoltre disposto l'acquisizione del Dna delle gemelle Cappa, di Marco Panzarasa – amico di Alberto Stasi – di Roberto Freddi, Mattia Capra e Alessandro Biasibetti, tutti e tre amici di tutti e tre amici di Marco Poggi e Andrea Sempio, oltre a quelli del medico legale e di inquirenti e investigatori della prima inchiesta.

(Unioneonline)

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