Chaouqui indagata, la difesa di Becciu: «La verità viene a galla, macchinazione contro il cardinale»
«Uno sconcertante piano di inquinamento che ha condizionato l’indagine e il processo»(Ansa)
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L'apertura di un fascicolo nei confronti di Francesca Immacolata Chaouqui «sembra confermare quanto in parte emerso durante il processo. Già all'alba dell'inchiesta si parlò di macchinazioni in danno del Cardinale Becciu per costruire accuse infondate ai suoi danni».
A parlare sono gli avvocati Fabio Viglione e Maria Concetta Marzo, difensori del cardinale Becciu, che commentano l’apertura di un’inchiesta a carico di Chaouqui.
«Se all’inizio si registrava un clima da gogna mediatica che non consentiva alcun tipo di difesa, poi la verità ha cominciato a farsi largo nel corso del processo, evidenziando uno sconcertante piano di inquinamento che ha condizionato l'indagine prima e il processo poi», continuano i legali.
Su Chaoqui pendono tre accuse. Traffico di influenze: è accusata di aver ricevuto del denaro da un'altra testimone per subornare, cioè influenzare e condizionare il principale accusatore del card. Angelo Becciu, monsignor Alberto Perlasca. Il secondo capo di imputazione è falsa testimonianza in dibattimento, il terzo è subornazione, per aver indotto un altro testimone a dare false dichiarazioni nel processo.
«L’innocenza del cardinal Becciu – concludono i legali – è pienamente supportata dalle prove raccolte nel processo, peraltro confermate dagli inquietanti documenti pubblicati di recente da alcuni organi di informazione. Ci auguriamo che si ricostruisca approfonditamente la verità e che si faccia piena luce su tutte le condotte di cui il cardinale è stato vittima. Senza dimenticare che oggi, finanche la sentenza di primo grado, che abbiamo già provveduto ad impugnare, ha certificato che il Cardinale Becciu non si è appropriato 'neanche di un centesimo'. Ha sempre servito fedelmente la Santa Sede e per troppo tempo ha ingiustamente subito umiliazioni e deformazioni della propria immagine».
Becciu è stato condannato in primo grado a 5 anni e mezzo nel processo sui fondi della Santa Sede investiti in operazioni immobiliari a Londra. L’inizio del processo d’appello è fissato per il 22 settembre.
(Unioneonline/L)