È stato effettuato l’esame del DNA su Antonia Cerasela, una ragazza rom che era finita sotto l’attenzione dei media per un filmato in cui si vedeva mentre effettuava una videochiamata con un’amica. Improvvisamente, nel corso della conversazione, qualcuno diceva “la Denisa”. Nelle immagini veniva inquadrata anche una bambina. Molti si sono chiesti se quella ragazza fosse Denise. Sono state formulate tante teorie al riguardo. Oggi si può affermare al di là di ogni ragionevole dubbio che la signora Cerasela non è Denise Pipitone, la bimba scomparsa a Mazara del Vallo nel 2004.

La notizia è stata resa nota da Piera Maggio, mamma della piccola, che in un messaggio ha scritto: “Gli avvocati Giacomo Frazzitta e Ottavia Villini, a seguito delle diverse segnalazioni nel corso dell’ultimo anno pervenute a Piera Maggio e allo Studio dell’avvocato Frazzitta che indicavano tale Cerasela come la possibile Denise Pipitone, e nonostante vi fossero analoghe segnalazioni presso la Procura della Repubblica di Marsala inviate mediante formali esposti, diverse settimane orsono, su richiesta di Piera Maggio, che non aveva avuto risposta dalla Procura di Marsala, dell'istanza di conoscere se vi erano procedimenti in corso sul caso di Cerasela, hanno proceduto, attraverso una operazione internazionale, nell’ambito delle indagini difensive, a prelevare campioni di sostanza biologica alla signora Cerasela con il suo consenso, dopo averne localizzato la posizione nello Stato della Romania”.

Ha poi aggiunto: “In seguito con la collaborazione della genetista dottoressa Marina Baldi, si è proceduto nelle giornate di sabato 30 aprile e lunedì 2 maggio 2022 al campionamento e alla comparazione delle sostanze biologiche prelevate alla signora Cerasela con il DNA di Piera Maggio e di Pietro Pulizzi, madre e padre di Denise Pipitone; comparazione che ha dato esito negativo”.

Angelo Barraco

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