"È evidente che qualcosa non ha funzionato, come amministrazione siamo pronti ad assumerci le eventuali responsabilità che dovessero emergere dall'inchiesta della magistratura".

Così Chiara Appendino torna sulla tragedia sfiorata a Torino.

Il sindaco del capoluogo piemontese, di nuovo in ospedale per visitare i feriti, prova tanta "rabbia" per quanto accaduto.

"Tuttavia - aggiunge - lavoriamo con determinazione per garantire la sicurezza dei prossimi eventi, Torino saprà rialzarsi".

IL RAGAZZO CON LO ZAINETTO - Si chiama Davide Buraschi e fa il magazziniere a Cinisello Balsamo (Milano) il giovane a torso nudo attorno al quale sembra crearsi un vuoto nelle immagini del caos che ha provocato oltre 1.500 feriti in piazza San Carlo a Torino, durante la finale di Champions League.

E, dopo essere stato ascoltato in questura, racconta ora, in un'intervista, la sua versione dei fatti: "Ho alzato le braccia per cercare di calmare la folla. Volevo solo far capire che non c'era alcun pericolo, che bisognava stare tranquilli. Ma hanno fatto di me un capro espiatorio".

Nessuna volontà di aizzare il panico, urlando - come si era ipotizzato - che era in corso un attentato o che c'era una bomba.

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"I media - aggiunge il giovane - hanno fatto di me un mostro, un sobillatore. Hanno cercato di scaricare su di me la colpa di quei 1.500 feriti, un linciaggio che non merito".

Poi racconta la sua versione dei fatti. "Eravamo sul 3 a 1, la delusione era tanta. A un certo punto ho sentito un forte odore. Forse uno spray al peperoncino spruzzato incautamente, non lo so. So solo che intorno a me si è creato un vuoto e io sono rimasto al centro. Isolato".

La sua fidanzata, Sharon, che era con lui, avrebbe anche avuto "un attacco d'asma per quell'odore nauseabondo che si è sprigionato in quel punto della piazza".

Ora cercherà di aiutare gli investigatori ricordando il maggior numero possibile di dettagli. "Devono trovare i veri responsabili. Non è stata colpa mia".

IL PICCOLO KELVIN - Intanto Kelvin, il bambino di 7 anni ferito nella calca, è uscito dal coma farmacologico.

Le sue condizioni, stando ai sanitari dell'ospedale in cui è ricoverato, il Regina Margherita, sarebbero in miglioramento.

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IL RACCONTO DI TRE SARDI:

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