Il cielo di Vieste è stato illuminato dai fuochi d’artificio, ieri sera intorno alle 22. Nel paese del Gargano, in Puglia, stando a quanto riporta l’Ansa, è stata festeggiata la fuga di Marco Raduano, il boss quarantenne  ritenuto al vertice dell'omonimo clan nato in quel piccolo centro della Puglia, evaso poche ore prima dal carcere di massima sicurezza di Badu 'e Carros, a Nuoro (QUI LA NOTIZIA).

Ma il sindaco della cittadina, Giuseppe Nobiletti, smentisce: lo spettacolo pirotecnico, sostiene «riguardava la festa di compleanno di una quarantenne in  un noto locale nella zona portuale». Il primo cittadino prosegue dicendo che  la «città intera ha accolto la notizia dell'evasione con grande tristezza e preoccupazione. Siamo fiduciosi però - conclude - che le forze dell'ordine al più presto assicureranno l'evaso nuovamente e definitivamente alla giustizia».

Raduano era in carcere dall'agosto del 2018 quando venne arrestato in un primo filone di inchiesta nel blitz Neve di Marzo, che disarticolò un sodalizio dedito al narcotraffico sul Gargano.

Colpito da  tre condanne definitive che avrebbe finito di scontare nel 2046, poche settimane fa ha ricevuto una ulteriore condanna a  19 anni di reclusione. 

Secondo gli investigatori, Raduano è una figura di spicco della guerra di mafia che si sta consumando nella città di Vieste, che dal 2015 conta già una decina di morti ammazzati, una lupara bianca e dieci agguati falliti. Lui stesso era scampato a un tentativo di omicidio,  avvenuto il 21 marzo 2018,  mentre stava rientrando a casa.

(Unioneonline/E.Fr.)

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