E' stata ridotta a 11 anni, dai 14 iniziali, la pena inflitta a un 45enne di Monopoli, in provincia di Bari, imputato per il tentato omicidio della moglie 36enne.

L'uomo da anni aveva trasformato la vita della moglie e della figlia di 7 anni in un vero incubo.

La donna veniva picchiata e violentata almeno dal 2017, stando a quanto emerso dalle indagini. La minacciava di morte ("Ora ti devo andare a buttare a mare"), tentando di strangolarla più volte e, in una occasione, lasciandola chiusa in casa con la figlia per tre giorni senza cibo, telefono, documenti e farmaci salvavita.

Un giorno di ottobre, dopo averla chiusa in auto, le avrebbe infilato una busta di plastica in testa per soffocarla. I comportamenti violenti, che avrebbero provocato alla donna e alla bambina "un costante regime di vita doloroso" facendole "vivere in uno stato di paura e terrore", culminarono nella feroce aggressione del 15 novembre 2017.

Quel giorno l'uomo avrebbe ripetutamente accoltellato la moglie, colpendola anche con una stampella, una stufa elettrica, un mattarello, una bottiglia di vetro e poi a mani nude con pugni, schiaffi e calci, tentando di strangolarla con "rabbia cieca e incontenibile" e ferendo anche la bambina che cercava di difendere la madre dopo averle strappato i capelli nel tentativo di allontanarla.

(Unioneonline/D)
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