“Vestiamoci di Vita, la Forza della Fragilità”: è lo spirito che animerà la terza edizione di un evento in programma sabato dalle 11 al San Giovanni di Dio. Le pazienti del Centro di cure palliative e terapia del dolore e alcuni operatori sanitari dell’Azienda ospedaliero-universitaria di Cagliari sfileranno insieme a dieci bambini della Logopedia del San Giovanni di Dio.

L’evento è patrocinato dell’Azienda ospedaliero universitaria di Cagliari e dal Comune di Cagliari e verrà realizzato con il supporto di Viola by Pullover, HMG, Biosphaera, Is Femminas, Viviana Altana, Korff, Rilastil, Super Animatori, Cagliari Calcio, EflowerS Piante e Fiori, make-up artist e hair stylist professionisti che dedicheranno la giornata a questo evento che celebra la vita oltre la malattia.

Le modelle per un giorno indosseranno le creazioni della stilista sarda Viola Palmieri e racconteranno il percorso di cura e convivenza con la malattia, mentre i piccoli pazienti percorreranno il tappeto rosso presi per mano ai loro eroi preferiti, grazie alla partecipazione dei Super animatori.

«Il Centro di cure palliative e terapia del dolore», spiega la dottoressa Maria Cristina Deidda, oncologa e palliativista del San Giovanni di Dio, «con questo terzo evento, ha voluto raccontare la necessità di costituire “la rete” intorno alle persone fragili, in accordo e sinergia con gli altri nodi di rete di supporto per le cure palliative (il territorio, i medici di medicina generale, gli ospedali e gli hospice). Una rete dedicata ai pazienti adulti ma anche una rete che si prenda cura dei bambini. In questa terza edizione, l’elemento portante sarà l’arteterapia, essenziale nelle cure palliative, per fornire alle nostre donne, con la bellezza degli abiti e i trucchi, la rivalutazione del proprio corpo e della propria femminilità e insieme fornire ai bambini fragili, con il gioco insieme ai propri supereroi, l’umanizzazione delle cure».

«La patologia oncologica produce una modificazione dell’immagine del Sè e della propria immagine corporea, e noi aiutiamo le pazienti», prosegue la dottoressa Deidda, «a vedersi come delle persone e non come la loro malattia spesso, fino alla fine. È un loro diritto sentirsi ancora belle, essere guardate senza compianto, sentirsi "viste" malgrado il dolore e i sintomi. Attraverso il ricorso all’arteterapia (oltre l’estetica, il canto dal vivo e il reading teatrale) è possibile aiutare i pazienti a fare emergere le emozioni per fare fluire quelle più difficili da gestire, in modo immediato e istintivo».

«Per poter realizzare questa sfilata evento», conclude la specialista, «è stata coinvolta una squadra tutta al femminile, composta dai soci fondatori della Organizzazione di Volontariato "Vestiamoci di Vita" composta da sanitari, caregiver dei pazienti e da Viola Palmieri che con le creazioni di Viola by pullover veste i partecipanti».

(Unioneonline)

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