Cresce, ma lentamente, la popolazione sarda che ha completato il ciclo vaccinale.

Spinti anche dalle nuove regole sul Green pass i sardi recalcitranti si avvicinano alle prime dosi che hanno visto un balzo negli ultimi giorni, passando da una media di 600 al giorno a circa 1.000. Non ieri, però, nel giorno dell'Immacolata solo un centinaio le prime somministrazioni, mentre prosegue il trend positivo delle "booster". Nel frattempo la Fondazione Gimbe conferma che i sardi che hanno ricevuto le due dosi iniziali rappresentano il 78,6% della popolazione residente, poco sopra la media italiana che si ferma al 77,3%.

A questi bisogna però aggiungere un ulteriore 2,4% (la media in Italia è del 2,8%) che ha ricevuto solo la prima dose.

Rispetto alla fascia over 12, invece, la percentuale di vaccinati con due dosi sale all'84,4%: in termini assoluti, 1.256.588 persone con due dosi. Di queste però 330.389 persone (il 26,3%) sono state vaccinate più di 6 mesi fa ed il tasso di copertura vaccinale con terza dose è del 45,1% (la media dell'Italia è 46,8%). 

"L'evoluzione del quadro epidemiologico è seguita con la massima attenzione. In Sardegna la campagna di vaccinazione prosegue con forza" le parole del governatore della Sardegna, Christian Solinas, ricordando che ad oggi 1,3 milioni di sardi hanno completato il ciclo.

"In questa fase rileviamo una nuova crescita delle prime dosi – aggiunge Solinas – Crescono anche le terze dosi e siamo pronti a vaccinare i più giovani con il potenziamento degli hub e dei punti di vaccinazione. Abbiamo raggiunto risultati importanti e le priorità non cambiano, continueremo a tutelare la salute dei cittadini e le nostre attività produttive".

"Il vaccino - dichiara l'assessore regionale alla Sanità, Mario Nieddu - resta la nostra arma più forte contro il virus e in questo senso i dati epidemiologici parlano chiaro soprattutto per ciò che riguarda le ospedalizzazioni. Le varianti, tuttavia, restano una minaccia e dobbiamo mantenere alta la guardia”.

"Purtroppo il Covid ci ha sempre riservato delle sorprese – prosegue ancora Nieddu – Siamo sulla strada giusta e i comportamenti individuali continueranno a fare la differenza in questa battaglia".

Riguardo, invece, all’andamento dei contagi, in un quadro epidemiologico che registra un trend di crescita in tutto il Paese, la Sardegna - come evidenzia la Regione - segna un incremento del 13% più contenuto rispetto alla media nazionale che si assesta invece al 22,4%. Nell'Isola si registrano 192 casi positivi ogni 100mila abitanti, il terzo dato più basso a livello nazionale dopo Molise e Puglia e contro una media italiana di 418 casi.

Continuano a essere sotto soglia critica i tassi d'occupazione dei posti letto sia nelle degenze in area medica (6%, dato migliore rispetto alla media nazionale che segna il 10%) e nelle terapie intensive (4%, contro un dato nazionale che si attesta al 9%). 

(Unioneonline/v.l.)

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