Più turisti ma solo d'estate e sempre nelle stesse zone, quelle costiere.

È quanto emerge dal rapporto sul turismo fatto dall'associazione Cna Sardegna e basato su un questionario sottoposto a 109 imprese sarde del settore, tra agenzie di viaggio, strutture ricettive, di trasporto e di noleggio.

Dalla relazione emerge come i costi di viaggio per arrivare sull'Isola siano sempre più alti, mentre decresce la durata media della vacanza e la spesa sul territorio dei turisti.

I TRASPORTI - Le note più dolenti arrivano dai trasporti, sia in termini di accessibilità dall'esterno, che all'interno dell'Isola: secondo gli imprenditori mancano i collegamenti da e verso aeroporti e porti. Troppo bassa poi la qualità del servizio pubblico e privato.

I TURISTI STRANIERI - Aumentano sull'Isola i turisti stranieri che, in media, rappresentano oltre un quarto della clientela delle imprese (quota cresciuta dal 22% al 26% tra 2014 e 2016).

SFIDUCIA NELLA POLITICA - Una parte del questionario è stata poi dedicata ai rapporti tra imprenditori e istituzioni.

Sembra che i primi nutrano una crescente insofferenza verso le politiche della pubblica amministrazione, tra Regione Sardegna, Stato ma anche enti locali, Camere di commercio e Università.

Enti che vengono valutati dalle imprese turistiche sarde come totalmente incapaci di offrire un supporto realmente adeguato ed efficace. Il vero supporto, dicono, arriva dagli istituti di credito che li finanziano.

(Redazione Online/D)

© Riproduzione riservata