È stata presentata sabato scorso dalla CNA Sardegna a Cagliari la ricerca "Economia e Turismo: modelli a confronto. La Sardegna e i suoi competitor".

Lo studio ha dimostrato che l’offerta digitale della Sardegna turistica è insufficiente e monotematica.

I siti web in lingua inglese che promuovono l'Isola offrono un’immagine incentrata sullo stereotipo della vacanza balneare: si parla soltanto di mare, cibo e del vino.

Viene quasi del tutto escluso - soltanto il 9 per cento delle pagine web ne parla - il riferimento alla storia e alla cultura sarda.

SITI POCO INCISIVI E MONOTEMATICI - Le pagine online che promuovono la Sardegna sono caratterizzate quindi da poca incisività e da una monotematicità dei contenuti. Ciò consiste in uno dei principali punti critici emersi dalla ricerca. "Uno degli elementi su cui puntare per intercettare una domanda internazionale meno stagionale consiste nell’investire sul rinnovamento dell’immagine internazionale della Sardegna, ed in particolare in un’ottica di destinazione storico-culturale", commentano Pierpaolo Piras e Francesco Porcu, presidente e segretario regionale della CNA Sardegna.

"Oggi la maggior parte dei turisti utilizza il web per informarsi e scegliere la destinazione della sua vacanza e dunque la dimensione e la qualità dell’offerta di contenuti digitali è un elemento di importanza sempre più centrale", continuano.

ABBANDONARE GLI STEREOTIPI - Per incentivare il turismo occorre quindi abbandonare l'immagine stereotipata e investire sulla promozione dell'arte, della storia e della cultura.

Infatti, secondo una recente indagine condotta dalla Commissione Europea sulle modalità di viaggio all’interno della UE, oltre un terzo dei viaggiatori (provenienti da Germania, Francia, Regno Unito, Polonia, Italia e Spagna) ha optato per una vacanza "culturale".

Il sole e il mare invece rappresentano la motivazione della vacanza per una minima quota di turisti, ovvero il 22%.

(Redazione Online/P)

IL TERMOMETRO:

© Riproduzione riservata