Un tavolo bipartisan che discuta in maniera costruttiva sul futuro dei trasporti in Sardegna: questa la richiesta avanzata dalla Uiltrasporti al neoassessore Moro.

«La continuità territoriale non è né di destra né di sinistra: l’unica strada percorribile per fare qualcosa che dia speranza ai sardi e alla Sardegna per quanto riguarda la mobilità è un tavolo costruttivo che metta insieme alla Regione, le forze di maggioranza e di opposizione sia a livello regionale che nazionale, le parti sociali e le società di gestione degli scali sardi, con un sano confronto senza radicali interessi di parte», ha scritto la Uiltrasporti Sardegna al neoassessore ai Traporti.

«Non siamo preoccupati tanto per il solito rito che si ripeta anche quest’anno dei voli pieni per le vacanze natalizie, cosa che ormai accade per tutte le festività in Sardegna – spiega il segretario generale William Zonca - ma soprattutto perché sino ad oggi non sono state ancora convocate le compagnie per definire l’incremento dei voli così come era previsto nei bandi precedenti: all’aumento della richiesta sarebbe dovuto corrispondere un incremento di voli, invece la frequenza attuale è impensabile perché crea disagi non solo all’utenza ma anche ai livelli di occupazione negli aeroporti».

«È impensabile – continua la Federazione di categoria UIL – che chi oggi vuole programmare il rientro in Sardegna per le festività debba prendere voli alternativi, spendere cifre improponibili oppure ancor peggio rinunciare a tornare». Zonca ricorda però che “non ci sono solo i rientri per le festività, c’è anche tutta la parte turistica che fa girare l'economia sarda in questo periodo” che non può essere sprecata. Sarebbe dunque improrogabile una immediata convocazione delle parti sociali da parte dell'assessore per discutere i temi fondamentali che riguardano in primis la continuità territoriale aerea.

«L’obiettivo principale – evidenzia Zonca – è quello di garantire, speriamo, a partire dalla prossima assegnazione della C.T. a febbraio di un nuovo modello di continuità territoriale che tuteli la mobilità dei sardi e garantisca l’occupazione. Inoltre, è necessario fare chiarezza sul sistema aeroportuale sardo: l’acquisizione o lo scambio di quote della Sogaer con le altre società di gestione di Olbia e Alghero è per noi inconcepibile. Vi è necessità di un confronto aperto con le istituzioni regionali e soprattutto una presa di posizione chiara della Regione Sardegna».

(Unioneonline/v.f.)

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