Trasporti solo per i vaccinati: “Ma i controlli sono una beffa”
Un avvocato cagliaritano rientrato dalla Finlandia: “Nessuno ci ha chiesto il tampone”
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Mascherina Ffp2 e Green pass rafforzato: da oggi saranno indispensabili per salire sui mezzi di trasporto pubblico, dagli aerei agli autobus. La stretta del Governo per contenere i contagi – arrivati ormai a quota 2 milioni gli attualmente positivi – scatta nel giorno del rientro alla vita normale dopo le vacanze: riprendono gli spostamenti per lavoro, la scuola e tutte le altre attività che nelle ultime settimane hanno registrato uno stop o comunque un rallentamento.
La novità
Nell’Isola, dove il trasporto aereo e quello navale rappresentano le uniche possibilità di attraversare il Tirreno, le nuove restrizioni avranno un impatto sulla mobilità più pesante rispetto al resto d’Italia. Chi non è vaccinato o guarito dal Covid non potrà più prendere un aereo, un treno, un traghetto, ma nemmeno salire su un autobus in città o sulla metropolitana: tutte azioni che fino a ieri erano permesse anche ai possessori della carta verde “base” (quella che si ottiene anche con il tampone negativo). Negli aeroporti le verifiche saranno affidate alle compagnie aeree, che da settimane chiedono ai passeggeri il Green pass prima dell’imbarco.
La storia
Ma proprio in queste ore migliaia di viaggiatori di ritorno dall’estero hanno toccato con mano la scarsa accuratezza dei controlli agli imbarchi.
L’ordinanza del ministero della Salute viene fatta rispettare a macchia di leopardo: «Nessuno ci ha chiesto il risultato del test, che io e mia moglie abbiamo fatto in Finlandia prima di imbarcarci sul volo diretto a Roma», racconta l’avvocato cagliaritano Giovanni Dore, appena tornato da una vacanza in Lapponia. Come lui, tanti altri viaggiatori sono passati attraverso una rete di controlli dalle maglie larghissime: «Per imbarcarci sul volo d’andata, da Roma a Helsinki, ci è stato chiesto regolarmente l’esito del tampone. Nel viaggio di ritorno, con la stessa compagnia, questo non è successo».
Sui pullman
Difficili i controlli anche sugli altri mezzi di trasporto pubblico. Sugli autobus solo le forze dell’ordine possono fare verifiche a campione. Il Ctm ricorda: «Per viaggiare sui mezzi pubblici sarà necessario - come emanato dai Decreti Legge - utilizzare la mascherina Ffp2 e avere il Green pass rafforzato».
Ma tanti passeggeri non rispettano le regole: ogni giorno i conducenti degli pullman chiedono – non sempre con successo – ai passeggeri di indossare la mascherina.
Gli altri settori
Da oggi la stretta riguarderà anche altri settori, non solo quello dei trasporti. Per alloggiare in qualsiasi tipo di struttura ricettiva, dagli alberghi ai bed and breakfast sarà necessario il Super Green Pass.
Ci sono poi altre regole che entreranno in vigore il primo febbraio e prevedono l’obbligo di Green pass base per accedere negli uffici pubblici, alle poste, in banca e nelle attività commerciali. Non verrà chiesto nessun certificato invece per accedere nei negozi che vendono generi alimentari, nelle farmacie e nei servizi che «soddisfano le esigenze essenziali e primarie della persona».
(Unioneonline)
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