«Nessuna contiguità della mia persone con l’inchiesta, sono totalmente estraneo alla vicenda».

A parlare è Massimo Temussi, presidente di Anpal Servizi iscritto nel registro degli indagati per abuso d’ufficio e rivelazione di segreto nell’ambito della maxi inchiesta della Dda di Cagliari che due giorni fa ha portato a 31 arresti.

Secondo chi indaga Temussi, all’epoca commissario Ats, avrebbe fatto pressioni per accreditare la struttura semplice di terapia del dolore del Binaghi nonostante mancassero diversi requisiti e si sarebbe adoperato per fare in modo che i criteri di selezione del direttore del reparto fossero ritagliati su Tomaso Cocco, all’epoca anestesista del Binaghi e due giorni fa finito in cella nella maxi operazione del Ros.

«Ho dato ai miei legali disponibilità a valutare di essere ascoltato per chiarire la mia posizione», ha sottolineato Temussi, prima di ribadire «con forza» la sua estraneità ai fatti. «Nel rispetto e nella fiducia nella magistratura, sono certo che tutto sarà chiarito al più presto. Ma ribadisco ancora una volta che nulla di questa vicenda può essere accomunato alla mia persona».

(Unioneonline/L)

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