I ritardi dell'Ats Sardegna nella comunicazione dei casi di positività al Covid-19 di Villaperuccio approdano sulla scrivania del Prefetto di Cagliari. A spedirli, con una nota di protesta, è stato il sindaco, Antonello Pirosu, 52 anni.

Preso atto dei contagi (due casi positivi e nuclei familiari in quarantena), il primo cittadino ha voluto però dire la sua su "evidenti anomalie" riscontrate nella comunicazione dei casi all'amministrazione comunale. "Il 18 settembre abbiamo avuto comunicazione dei casi. Comunicazione che, è bene chiarirlo, faceva riferimento al fatto che la quarantena era iniziata l'11 settembre. La comunicazione dell'Ats, pervenuta con notevole ritardo - si legge nella nota inviata alla Prefettura -, impediva di attivare le varie procedure quali la raccolta dei rifiuti speciali e le attività di monitoraggio e di controllo da parte della Polizia municipale". Dato ciò, in breve tempo, il Comune ha allertato della situazione anche i carabinieri e gli uffici comunali per le operazioni previste in questi casi dalle norme vigenti.

"Sentite le persone interessate emergeva che, nel caso di un nucleo familiare - sottolinea il primo cittadino -, nessuno aveva provveduto a trasmettere formale comunicazione di messa in quarantena con la conseguenza che i soggetti in questione hanno continuato a condurre normale vita sociale fino alla chiamata del sottoscritto". Un'anomalia che, a giudizio del sindaco, avrebbe "esposto l'intera comunità ad elevato rischio di contagio a causa delle mancate comunicazioni da parte della autorità competenti". E che, poi, ha portato, per evitare il diffondersi del contagio, ad un'ordinanza che istituisce una sorta di mini lockdown con la chiusura delle scuole, lo stop alle partite di calcio, il divieto di accesso al parco giochi, orari ridotti per gli esercizi pubblici e tamponi alla comunità.
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