Villamassargia ricorda Giovanni Falcone e altri servitori dello Stato
Anche l'amministrazione comunale ha ricordato le vittime della strade di CapaciPer restare aggiornato entra nel nostro canale Whatsapp
Il primo evento pubblico, all'indomani delle severe restrizioni legate al coronavirus, coincide con una ricorrenza solenne: aderendo all'iniziativa dell'Anci Villamassargia ha commemorato, questa sera, il magistrato Giovanni Falcone onorando la "Giornata Internazionale della Legalità".
I massargesi (una cinquantina i presenti) hanno potuto così riprendere finalmente possesso (seppur a distanza di sicurezza e con indosso le mascherine) della centralissima piazza Pilar omaggiando uno dei principali simboli della legalità e della lotta alle mafie con il minuto di raccoglimento scattato alle 17.57 in contemporanea in tutti i Comuni italiani.
Non una data ed un orario scelti a caso: esattamente in quel momento del 23 maggio di 28 anni fa Giovanni Falcone, la moglie (e magistrato) Francesca Morvillo e gli agenti della scorta Vito Schifani, Rocco Dicillo e Antonio Montinaro persero la vita, assassinati da Cosa Nostra, nel tremendo attentato dinamitardo della strage di Capaci.
"Ho paura - confessa il sindaco Debora Porrà nel discorso iniziale - paura di essere inadeguata al ruolo che ricopro ed alle difficili sfide che si presentano e si presenteranno. So però che anche grazie all'esempio di Giovanni Falcone l'unico modo di esorcizzare queste paure è affrontarle. Rivolgo un invito anche a voi: non vergognatevi di temere ma affrontate i vostri timori con coraggio".
Giovanni Falcone non è poi stato l'unico servitore dello stato ucciso dalle mafie ad essere ricordato oggi: qua e là in bella mostra nella piazza e tra le mani della sindaco, di assessori e consiglieri comunali, carabinieri, funzionari comunali e privati cittadini campeggiano tante foto di vittime delle mafie uccise nell'adempimento del loro dovere. Ecco allora che i vari relatori ne onorano la memoria ricordando brevemente l'attività dei magistrati Paolo Borsellino, Rocco Chinnici e Rosario Livatino, del primo cittadino Angelo Vassallo, dell'agente di polizia Emanuela Loi, di don Pino Puglisi, della testimone di giustizia Lea Garofalo, dell'attivista Peppino Impastato e del carabiniere Giuliano Guazzelli. Un caloroso applauso scandisce il breve ricordo di ognuno.
"Da oggi - è stato annunciato - ci abitueremo a queste presenze discrete ma rassicuranti". Già, perché con un iter iniziato a gennaio, grazie al progetto "Le vie della legalità", questi nomi integreranno presto la toponomastica del paese andando a denominare vie periferiche, spiazzi, rotatorie e altri spazi urbani.
"L'auspicio, Coronavirus permettendo - spiega il sindaco Porrà - è di poter inaugurare le nuove intitolazioni il 19 luglio in occasione della commemorazione del magistrato Paolo Borsellino"
Simone Farris