Dai 220 del 1998 agli attuali 140. Con previsioni ancora più nere da qui alla fine del 2019, quando si ridurranno a 123 per effetto di pensionamenti, quota cento e altre opzioni che faranno perdere altri 17 lavoratori.

Gli uffici comunali, a Iglesias, sono sempre più sguarniti. E le previsioni per il "quota cento" applicato al prossimo triennio sono destinate a peggiorare ulteriormente il quadro. Una sorta di "fuggi fuggi" che, a causa di blocco della spesa e restrizioni varie a carico delle pubbliche amministrazioni, non ha finora avuto molte occasioni di garantire il turnover.

L'amministrazione ha previsto diciotto (6 già programmate) assunzioni, compatibilmente con le risorse a disposizione. "Sicuramente l'organico è ridotto e ciò comporta difficoltà - ammette il sindaco, Mauro Usai - Dal mio punto di vista credo che si potrebbe stare più tranquilli avendo almeno 165 lavoratori".

Ma Luigi Biggio, capogruppo di FI in Consiglio, non fa sconti: "La prima azione di un sindaco dovrebbe essere la riorganizzazione della macchina amministrativa: ciò andava fatto subito, attraverso un'interlocuzione con il segretario generale, che è responsabile del personale, per individuare le soluzioni migliori".
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