Sul sagrato della chiesa di Valverde, lacrime e applausi hanno accompagnato il volo di due colombelle bianche per l'ultimo saluto al giovane sub Antonio Tiddia, 20 anni di Iglesias, morto tragicamente venerdì scorso durante un'immersione lungo la costa di Cala Domestica, a pochi chilometri da Buggerru.

Erano trascorse le 14, quando è stato colpito da un malore mentre pescava in apnea sui fondali blu del «suo mare».

Quel mare che tanto amava: «Ma che - hanno detto gli amici distrutti dal dolore dopo i funerali che si sono svolti questo pomeriggio - ce l'ha portato via troppo presto. Dio ha voluto così. Se l'è ripreso sorridente, con la gioia nel cuore, perché era innamorato del mare e aveva la passione per la pesca».
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