Lo hanno scritto i magistrati nella sentenza che confermava, in appello, la condanna a 8 anni (con lo sconto di un terzo per la scelta del rito abbreviato in primo grado) del patrigno-orco: "Una delle storie più agghiaccianti di abusi sessuali continuati su una minorenne, esercitati su di lei da quando era bambina, fra quelle ricostruite in un'aula di giustizia".

È davvero agghiacciante il racconto che Chiara (nome di fantasia per tutelarla) fa a L'Unione Sarda di quelle violenze cui veniva sottoposta dall'uomo che aveva sposato la madre.

L'uomo, che è stato anche condannato a un risarcimento di 100mila euro, è deceduto nel 2016 e da allora Chiara non riceve più neppure quei 260 euro al mese che venivano trasferiti dalla sua pensione.

Una cifra che non la ripagherà mai delle sofferenze cui è stata sottoposta.

Ora, seppure alla madre (che non accetta più di vederla perché non le perdona di avere denunciato il marito) sia stata riconosciuta la pensione di reversibilità, la ragazza non ha più visto un centesimo.
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