Un operaio di 42 anni di Sant'Antioco, Antonio Cacciarru, è stato condannato oggi dal Tribunale penale di Cagliari con l'accusa di omicidio colposo in relazione alla morte del figlio, un neonato di due mesi, risalente a tre anni fa.

Il piccolo venne ritrovato senza vita e tempo dopo si scoprì che nel suo organismo erano presenti tracce di metadone che avrebbero provocato una crisi respiratoria.

Secondo il Tribunale il metadone doveva restare in affidamento all'uomo. Ma, secondo una teoria non approdata a processo, venne preso dalla madre (morta in seguito per altri motivi) e dato al neonato. L'operaio è quale punto rimasto l'unico sotto inchiesta e rinviato a giudizio sino alla sentenza arrivata oggi: tre anni senza la condizionale.
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