Dalle parole ai fatti il passo è breve: arrivano sulle scrivanie dell'assessore alla sanità Luigi Arru e del direttore dell'Agenzia per la Tutela della Salute Fulvio Moirano le richieste già scandite dai sindacati durante il sit - in di martedì mattina presso il centro Aias di Cortoghiana. Con una missiva Roberta Gessa, Davide Paderi e Fulvia Murru, segretari regionali di Cgil, Cisl, e Uil Funzione Pubblica, chiedono ufficialmente "la risoluzione del contratto tra Ats e gruppo Aias".

Una richiesta forte, finora solo mormorata da alcuni, che, se accolta, assesterebbe un colpo definitivo all'Associazione Italiana Assistenza Spastici (43 centri nell'isola, 1300 dipendenti) legato quasi esclusivamente alle commesse del sistema sanitario regionale. Nella lettera "il cumulo di arretrati giunto a 9 mensilità, le sanzioni e i licenziamenti che si susseguono, i toni aggressivi e il clima lavorativo da tempo invivibile" fanno da preambolo alla richiesta che i rappresentanti dei lavori basano sul mancato rispetto, da parte di Aias, del contratto stipulato con l'Ats nel 2017 e prorogato fino al 30 aprile 2018.

Una convenzione che, tra l'altro, prevedeva il pagamento puntuale dei propri dipendenti come sancito dalla delibera del Consiglio Regionale dell'aprile 2017. "Finora - si legge nella nota - non ci risulta che l'Ats, nonostante il clamore delle vicende Aias, abbia mai attivato le procedure di risoluzione del contratto previste all'articolo 16 bis, lettera d, del medesimo. Pertanto chiediamo di attivare immediatamente le verifiche sul rispetto delle clausole contrattuali da parte di Aias e di valutarne le eventuali conseguenze".
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