"Un caso? Non ci crediamo: ogni sette giorni ne va a fuoco un'altra. Siamo terrorizzati, potrebbe capitare anche a noi".

Dal primo incendio del 2 novembre in via Argiolas, fino all'ultimo di martedì scorso nella zona di San Pietro: sono ormai sei le vetture distrutte dalle fiamme in appena cinque settimane a Villamassargia, anche se i vigili del fuoco di Iglesias, solo in due casi, hanno potuto riscontrare la certezza del dolo.

Eppure, fra gli abitanti del paese, in tanti confessano di avere paura. Il parrucchiere Ottavio Pianeta ammette che la preoccupazione per quello che sta succedendo è forte: "Era già capitato in passato. Si tratta di un fenomeno allarmante, che destabilizza, soprattutto per il fatto che nessuno, da queste parti, si può permettere il lusso di comprare un'auto nuova".

In un bar del centro, alcuni ragazzi commentano facendo l'elenco degli incendi dell'ultimo periodo: "Sono almeno sei, ma in un caso sono andate a fuoco due auto della stessa persona", avvisano riepilogando nomi e cognomi delle vittime senza rivelare i loro: "Meglio rimanere anonimi, altrimenti se la prendono anche con noi".

Fra le vittime dei presunti raid incendiari, quasi tutte hanno denunciato facendo scattare le indagini dei carabinieri della Stazione di Villamassargia.

Indagini chieste anche dal sindaco del paese Debora Porrà, intervenuta sull'argomento due settimane fa: "Sono sconcertata, non può essere casuale - aveva detto - spero che si scoprano al più presto gli autori in modo da porre fine a una situazione allarmante per tutti". Maggiori approfondimenti sul quotidiano domani in edicola
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