Il Parco Geominerario cerca guide turistiche o ambientali con una marcia in più, o meglio con un curriculum vitae dove siano presenti altre specializzazioni come quella di addetto alla prevenzione incendi e al primo soccorso.

Insomma, per poter lavorare all'interno di Porto Flavia a Iglesias o alla Galleria Henry di Buggerru bisognerà essere più preparati, soprattutto in vista del fatto che l'Igea uscirà presto dalla gestione dei due siti minerari appena ceduti ai rispettivi Comuni. Via il personale della società in house della Regione, dentro quelli che l'Ente sta cercando attraverso un "avviso di indagine conoscitiva di mercato per l'eventuale formazione di un elenco di operatori interessati a svolgere, a chiamata, il servizio di guida turistica o ambientale in possesso dell'idoneità tecnica come addetto alla prevenzione incendi o al primo soccorso".

La delibera, pubblicata nei giorni scorsi dal commissario del Parco Geominerario, Francesco Mascia, ha suscitato qualche perplessità fra gli addetti ai lavori, soprattutto perché sull'avviso si specifica che il Consorzio del Parco procederà senza "l'obbligo di istituire un elenco di operatori economici". Ricapitolando: il Parco cerca nuovo personale, ma senza aver alcun dovere per quanto riguarda eventuali assunzioni. Il motivo lo spiega Francesco Mascia, l'uomo scelto dal Ministero dell'Ambiente per traghettare il Parco verso la fine del lungo commissariamento: «Ora che la gestione dei siti passerà ai Comuni e in seguito al fatto che l'Igea ha comunicato più volte l'impossibilità di garantire la presenza del proprio personale, stiamo valutando la possibilità di dover selezionare addetti alla sicurezza e al pronto intervento. Ci consentirebbe di poter affrontare quella che sarà la nuova gestione di una parte del patrimonio minerario».

Troppo costosa, per i Comuni, se l'Igea dovesse continuare a far lavorare i suoi dipendenti.

«La spesa del 2015 - spiega il vice sindaco di Iglesias, Simone Franceschi - ammontava a 100 mila euro». Circa la la metà quella sborsata l'anno scorso dal Comune di Buggerru, che pagò la società con l'incasso della stagione delle visite alla Galleria Henry. Un salasso per le amministrazioni che con l'uscita della società regionale potrebbero risparmiare.

«Da ottobre l'Igea dovrebbe occuparsi esclusivamente della manutenzione straordinaria dei siti»: lo conferma l'amministratore unico della società Michele Caria.
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