Nessun trauma cranico, nessuna lesione sul corpo.

L'autopsia sul corpo di Gianmarco Murgia, il piazzaiolo di 64 anni morto sabato scorso insieme alla figlia Valentina durante una tragica gita in mare, ha rivelato che l'uomo è morto per annegamento.

I segni sul viso che in un primo momento avevano fatto ipotizzare un trauma cranico altro non sarebbero che il risultato del lungo contatto con gli scogli e la sabbia dove il corpo è rimasto arenato, fino al giorno del ritrovamento. Resta ovviamente da attendere l'esito degli esami istologici effettuati dal professor Roberto Demontis e dalla sua équipe.

Gli inquirenti restano dunque, per ora, orientati sull'ipotesi dell'incidente avvenuto in alto mare: padre e figlia potrebbero essere caduti in acqua dopo il violento impatto con una secca (o con un tronco o altro) e la barca sarebbe affondata.

Ipotesi che solo il ritrovamento della barca potrà naturalmente avvalorare. Non appena le salme potranno tornare a Giba sarà fissata la data dei funerali.

© Riproduzione riservata